Puntata 1: la fuga

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1. FUGA

Il mondo visto dall’Ultimo Piano sembra proprio un girone di anime in trasferta, in fuga dalla propria pena. È proprio a loro che abbiamo pensato di dedicare la prima puntata, a loro e a tutti quelli che hanno deciso di darsela, svignarsela, sparire, levandosi elegantemente dalle palle con stile, tempismo e maestria. Ed esistono modi ben diversi di coltivare la suprema arte della fuga: da chi evade di prigione a chi, come l’escapista, forza i limiti delle dimensioni, da chi scappa dalla triste banalità del proprio quotidiano per inseguire il miraggio delle rotte del coolness a chi si sottrae alle luci della ribalta per andare disperatamente a caccia di qualche nuova ispirazione creativa, da chi intende scomparire per sempre cancellando ogni sua traccia a chi si rassegna ad assecondare l’insana perversione di collezionare addii.

Insomma, classicamente, uno dei nostri più sghembi percorsi, un ideale fil  rouge che collega i tetti di Madison Avenue alle sbarre di Ryker Island, i docks di Williamsburg all’allegra truppa dell’All Tomorrow’s Parties, Michael Chabon al sommo Giovanni Luigi Brera detto Gianni, il Sundance Film Festival a Marco Pantani, Harry Houdini a Ennio Flaiano. Un’operazione assai rischiosa, difficile e pericolosa quanto improbabile e grottesca: una missione perfetta per Ultimo Piano, per la gioia e il ludibrio di traslocatori e agenti immobiliari.

Buona fuga e buon viaggio !

 

3 comments

  1. Ultimo Piano scrive:

    […] oggi, infatti, è disponibile online la prima puntata dell’ennesimo disdicevole capitolo del travaglio psicosociale di queste tristi e miserevoli […]

  2. cornacchia scrive:

    Bravi.
    Vi lascio con un aforismo di Wilde che mi fa sempre ridere:
    “Tutte le volte che altri sono d’accordo con me ho sempre la sensazione di avere torto”

  3. Fabio scrive:

    Siete veramente sull’orlo del baratro… Non vi resta che fare un passo avanti. Coraggio, attendo la puntata #2. PS il gatto continua a far su e giu’ con la testa a ritmo, sembra il cagnolino con la testa ondeggiante che avevamo sulla cappelliera del 128: cosa faccio lo abbatto?

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